10/02/08

"Ma non è una scorciatoia"

Sull'onda della riflessione sulla sorte e dell'importanza dei bambini mongoloidi, propongo la lettura del seguente articolo-intervista al Minstro della Salute, On. Livia Turco, pubblicato dal "Il Secolo XIX" di Genova qualche giorno fa.
Il titolo è significativo: "Ma non è una scorciatoia".
Questo il mio commento:
Lavoro all'Ospedale di Rimini e conosco qualche collega in Ginecologia. Andrò là, raccoglierò di giorno in giorno qualche confezione di RU486 e la rivenderò al Mercato Nero, fuori dalle Discoteche, nei Pub e nei Night Club, soprattutto alle minorenni (per tutelare la loro salute e la loro privacy).
Tanto nel mio Ospedale è già successo che qualcuno "prenda in prestito" delle sostanze stupefacenti o ordini via telefono cocaina per consumo personale....
"Sono cose che succedono" hanno commentato alcuni dirigenti e medici.
Peccato che ci siano ancora i Carabinieri, ultimo residuo della cultura illiberale papista, che si ostinano ad arrestare chi svolge queste meritorie opere sociali a difesa delle libertà personali garantite dalla Costituzione.
Proprio ieri, secondo la stampa locale, hanno arrestato una povera donna che aveva costretto a figlia a prostituirsi e ad abortire.
Ieri, durante la giornata per la raccolta del farmaco in aiuto ai meno abbienti, in una farmacia si è presentato un uomo per chiedere una certa sostanza medicinale. Il farmacista si è rifiutato: l'ha riconosciuta come abortiva.
Era un magnaccia.
Poveretto! Fra pochi giorni potrà mandare qualcuna delle sue ragazze a prenderla serenamente in Ospedale (non è necessario che sia incinta: chi può riconoscere una gravidanza di una settimana?) ed usarla liberamente secondo necessità.
So bene di avere una mente criminale; ma ho diritto di vivere anche io...
Grazie, Onorevole Ministro Signora Livia Turco!
Lunga vita a Lei e a tutte le industrie farmaceutiche che agiscono per la tutela della salute.
Così davvero si difende la dignità e l'autodeterminazione della Donna!
Io, comunque, se permette, continuo a preferire la mia nipotina adottiva e tutte le ragazzine mongoloidi che non saranno "consigliate" di far valere in questo modo la loro dignità di donne o di essere usate come bombe umane nei mercati di Bagdad.
Contemplerò tutti i bambini e le bambine, mongoloidi e non, scampati a questa "legale" e "progressista" Strage degli Innocenti, avallata, sostenuta e giustificata da una Donna, Ministro della Salute (lo si evince bene da quello che ha dichiarato).
Auspicherò, quando Dio vorrà, che la nostra Italia sia liberata da certo modo di pensare e di operare.
Oggi è il Giorno del Ricordo dei Martiri delle Foibe, quando un'intera generazione italiana fu sacrificata sull'altare dell'opportunità politica ed intere popolazioni si videro negato il diritto di vivere e prosperare sulla terra dei loro padri.
Per odio, per puro e semplice odio.
Lo stesso che porta a negare la vita a bambini chiamati a vivere.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ho letto tutto . . . ma ho poco tempo, qui purtroppo, la situazione è sempre peggio!
Mi chiedo, ma la "Ministra" ha mai assistito a una "visita" dal medico di famigia, che quasi non ti guarda in faccia! Che, certe volte non ha neanche una seggiola per il paziente! Che, tu gli potresti chiedere il veleno e lui, per paura di perdere il "cliente", ti fa la ricetta?
Che se gli chiedi un ricostituente o qualcosaper "tirare un po' su" la suocera, veccchia vecchia e con l'Alzheimer, ti guarda e ti fa: "ma che le vuoi dare, prima o poi, si morirà!"
Scappo, perchè le cose, sarebbero troppe!
Ciao, R

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